L'azienda agricola e la Valle della Cupa in Salento
L'azienda agricola Terre dell'Olmo è il frutto di una vita trascorsa nei campi, fatta di albe e di tramonti tra gli ulivi, di estati cocenti tra le spighe dorate, di vento che soffia tra le fronde. La vita di uomini i cui solchi sul viso sono quasi simbiotici con quelli della terra.
L'azienda ha origini antiche e alcuni degli attuali terreni aziendali sono condotti dalla nostra famiglia sin dalla fine dell'800. Mio padre Pompilio, tenace e infaticabile guida, si prende ancora personalmente cura dei terreni e trasmette alle nuove generazioni la sua cultura contadina, ereditata a sua volta da mio nonno Oronzo e dal mio bisnonno Pasquale.
L'intera superficie coltivata è dislocata principalmente nel comune di Campi Salentina e dintorni (Guagnano e Salice Salentino), al centro dell'istmo salentino in quell'area, definita "Valle della Cupa", costituita da una leggera depressione carsica alle pendici delle Serre di Sant'Elia.
Proprio la natura alluvionale del terreno ha determinato l'eccezionale fertilità di questo bacino, contribuendo inevitabilmente a scrivere la storia di questo territorio, un tempo completamente coperto da quegli stessi boschi di leccio che anticamente costituivano la cosiddetta "Foresta Oritana".
Fu proprio in questi boschi che, durante l'invasione dei Saraceni del 926 d.C., trovarono riparo le antiche popolazioni dei vicini 5 casali (Afra, Ainoli, Bagnara, Firmigliano e Terenzano) sparsi lungo la antica strada Appia-Traianea, costruita a più riprese dagli omonimi imperatori romani per favorire gli scambi commerciali con l'oriente. Infatti, per difendersi meglio, gli abitanti degli antichi casali abbandonarono nell'alto medioevo quell'arteria stradale primaria - divenuta ormai foriera tanto di crociati diretti a Otranto per imbarcarsi alla volta della Terra Santa, quanto di devastatrici orde barbariche - e si riunirono in fondo alla fertilissima valle, peraltro ricca di acque sorgive, fondando così il nucleo originario della futura comunità campiense.
La costante azione mitigatrice del mare Adriatico e del mare Ionio, entrambi poco distanti, conferisce inoltre al nostro territorio un microclima unico, caratterizzato da temperature particolarmente miti d’inverno ed un irraggiamento del sole forte e continuo d’estate. Anche per questa particolare situazione climatica la vocazione agricola dell’area è antica. Infatti già nel 1788 Ferdinando IV di Borbone, re di Napoli, decretò che i prezzi dei cereali e del vino fossero stabiliti a Campi Salentina, dove sin dal 1747 si teneva un'attivissima fiera dei cereali e del bestiame. Tale fiera si svolge tuttora, sempre durante la terza domenica di ottobre, in concomitanza con i festeggiamenti religiosi in onore della Madonna della Mercede. Non a caso lo stemma di Campi Salentina rappresenta un covone di grano aperto, a testimonianza di quella stessa fertilità e di quella stessa copiosità di grano che hanno portato il comune ad essere considerato da sempre come "Il granaio di Terra d'Otranto”.
Ennio Montinaro